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31
elemento fondamentale a fini gestionali. A tale scopo è necessario creare una rete di
collaborazione fra gli organi competenti e gli enti preposti alla gestione della fauna selvatica al
fine di raccogliere elementi per poter valutare il reale impatto del lupo sul bestiame domestico e
poter predisporre interventi di sensibilizzazione e prevenzione presso gli allevatori e di supporto
tecnico qualora si verifichino eventi di predazione.

4. Obbiettivi.
Perlustrazione preliminare dell'area oggetto di monitoraggio al fine di verificare la presenza del
lupo e pianificare le azioni di raccolta dati.
Ricerca e monitoraggio di aree di presenza stabile finalizzata alla individuazione di potenziali siti
di cattura.

5. Risultati.

5.1. Snowtrack
L'estensione del monitoraggio a tutto il territorio montano della provincia di Parma ha impedito
di poter pianificare in tempo utile per l'inverno 2005/06 le attività di ricognizione su neve, sia
per la "mole" del lavoro di pianificazione ( quella attuata durante il progetto LIFE è risultata
inutile in quanto oltre 3 / 4 dell'area di studio sono esterne e sconosciute, sia come assetto
territoriale che come indicazioni sulla presenza del predatore) sia in considerazione della
disponibilità temporale e "spaziale" del personale strutturato, che è risultata insufficiente a
coprire in modo sistematico l'area di studio. Il primo inverno di attività è stato quindi
considerato di "studio preliminare di fattibilità", optando per una perlustrazione prevalentemente
opportunistica, basata sulle segnalazioni ricevute grazie alla fitta rete informativa creatasi in
seguito all'attività di divulgazione e sensibilizzazione. La carenza di personale, in termini
quantitativi e di disponibilità temporale, non ha comunque consentito di pianificare l'attività
sulla base di una strategia intensiva, per cui si è cercato di impostare un livello di ricognizione
del territorio di tipo estensivo. Nell'inverno 2006/07, l'attività di snowtrack è stata compromessa
dalla persistente assenza di copertura nevosa. I brevi periodi di innevamento sono stati sfruttati
quindi sempre in modo opportunistico per cercare di esplorare gli areali in cui si erano raccolte
meno informazioni nell'anno precedente.

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stagione n. uscite
Km tot sforzo
Km
tracciatura
Resa %
n. escrementi
Km/campione
2005/06
31
219,3
53,3
24,3
22
2,4
22006/07
14
83
14,3
17,2
7
2,0
totale
45
302,3
67,6
22,4
29
2,3
Km lineari di sforzo su neve per Km quadrato di superficie per settore.
Resa percentuale per settore
(Km di piste seguite in percentuale sui Km di sforzo effettuati ).
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33
Nonostante le ottime condizioni ambientali con persistente e diffusa copertura nevosa di gran
parte del territorio per tutto il periodo invernale (da gennaio ad aprile inoltrato), l'attività di
tracciatura su neve ha sofferto della carenza di operatori e della insufficiente pianificazione,
dovuta alla mancanza di tempo per poter verificare tutti i potenziali circuiti di esplorazione.
A fronte della scarsa disponibilità di personale operativo si è esclusa a priori una strategia di
monitoraggio di tipo intensivo, preferendo operare prevalentemente in modo opportunistico
dietro segnalazioni di rinvenimento di tracce e di avvistamenti (frequenti soprattutto nei settori 3
e 8), cercando comunque di esplorare la porzione più estesa possibile di territorio. I risultati, in
ordine di km di sforzo per superficie e di resa, rispecchiano la carenza di sistematicità e
l'opportunismo delle esplorazioni. Coerentemente con gli obbiettivi di questa fase di progetto,
prioritariamente di rilevazione di presenza e quantificazione del numero di animali, le piste
rilevate non sono state seguite in modo continuativo ma solo per una lunghezza sufficiente a
confermare l'attribuzione delle tracce a lupi, quantificare il numero di animali per pista e
raccogliere campioni biologici. Dei 15 settori individuati, ne sono stati ispezionati almeno una
volta (di norma su neve vecchia di alcuni giorni per massimizzare la possibilità di contattare
tracce) 10 nella stagione invernale 2005/06, e 8 nella stagione 2006/07. Complessivamente sono
state effettuate 41 sessioni di tracciatura (intese come perlustrazione continua di una pista), 33
nel 2006 e solo 8 nel 2007. Nell'80% dei casi le piste sono state attribuite ad un numero massimo
di 2 lupi (n = 36), in 2 sessioni si è accertata la presenza di 3 individui, in 3 sessioni di 4
individui, e solo una pista (settore 9) è stata attribuita con certezza a 5 lupi.
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34
5.2. Raccolta escrementi e genetica non invasiva.

Complessivamente sono stati raccolti n. 246 campioni fecali ritenuti idonei per la ricerca del
DNA mitocondriale e nucleare. Una porzione di circa 2 cc degli escrementi ritenuti idonei è stata
campionata e conservata mediante immediata immersione in alcool etilico a 95° (secondo
protocollo di campionamento richiesto dal laboratorio di riferimento). L'idoneità dei campioni è
stata valutata macroscopicamente in funzione del grado di dilavamento e secchezza della matrice
fecale, utilizzati come principali indici diagnostici per l'attribuzione dell'età di deposizione, in
assenza di una sistematica perlustrazione dei siti di marcatura. Sulla base di questi caratteri è
stato attribuito un codice indicativo dell'età di deposizione:
1 : entro le 24 ore; riservato ai campioni raccolti su neve con possibilità di datare con
precisione l'età delle tracce corrispondenti;
2 : entro la settimana;
3 : entro 30 giorni;
4 : oltre 30 giorni di età.
Il laboratorio ha completato le analisi di 199 campioni; i campioni collezionati dal mese di marzo
2007 ( n = 47) non sono ancora stati inviati al laboratorio.
La resa complessiva di tipizzazione del laboratorio è stata del 40,2 % (38,5% nel 2006; 45,1 %
nel 2007), analoga a quella riscontrata nei 3 anni di attività LIFE (resa media 40,1
+
0,17). Dei 77
campioni da cui è stato estratto con successo il DNA, 2 sono stati attribuiti a cani domestici.
Uno dei campioni era stato segnalato dall'operatore come sospetto cane, in quanto reperito in
una zona frequentata da cani vaganti, per cui solo uno di questi è da considerarsi un errore di
campionamento, che acquista quindi un valore prossimo al 1,3 %.
Il laboratorio ha individuato nei 2 anni di campionamento 22 genotipi diversi, 10 maschi, 11
femmine e un soggetto a sesso indeterminato. Di questi genotipi, 5 erano già stati campionati nel
corso del progetto LIFE: WRE10M (2002), WRE24F (2002), WRE5F (2002), WRE49M (2004),
WFO15M (2004). Quindi sono stati individuati 11 nuovi genotipi nel corso del 2006, e ulteriori 6
nel corso del 2007. Almeno 3 genotipi, tutti maschi, risultano essere stati campionati
precedentemente in altre province (WFO15M, WBO44M, WMO46M) a dimostrazione dei grandi
spostamenti di questi animali in fase di dispersione. I genotipi codificati con la sigla RE non
sono da considerare "immigrati", in quanto campionati nel corso del progetto LIFE LUPO, di cui
era promotore il Parco del Gigante, per cui tutti i campioni erano codificati con la sigla RE. In
realtà il maschio WRE49 parrebbe avere compiuto una migrazione dal branco d'origine
(Casarola) in val d'Enza verso ovest fino alla val Baganza, ma i dati raccolti sono insufficienti a
confermare l'evento. La mancata sistematicità nel campionamento, non ci consente di valutare il
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35
grado di residenzialità e sopravvivenza degli individui sul territorio in funzione del tasso e del
numero di ricampionamenti. Indicativamente, 15 individui ( 6 maschi e 9 femmine) sono stati
campionati almeno 2 volte. Dei 7 individui campionati una sola volta, solo di 1, il maschio PR7,
si può sospettare la migrazione, in quanto era associato su tracciatura al branco dei Groppirossi,
che è rimasto stabile e si è riprodotto con successo sia nel 2006 che nel 2007. Gli altri 6 individui
non sono stati campionati più volte solo per carenze nella perlustrazione dei loro territori. Per
quanto il solo dato genetico risenta di diverse possibilità di errore intrinseche, certamente di
grande interesse è stato il campionamento in alta val Bratica (settori 2 e 7) di WRE10M e
WRE5F. Il maschio RE10, occupava un ampio territorio tra la val Baganza e la val Cedra
assieme alla femmina RE9 (branco "Gioia e Dolore") durante gli anni del progetto LIFE. La
femmina RE9 è "scomparsa" nel 2003 e nell'anno successivo non si è più campionato nemmeno
il maschio. I campionamenti attuali lasciano ipotizzare che RE10 abbia formato una nuova
coppia con la femmina RE5, originaria del branco "Casarola", stabilendosi nella porzione più
settentrionale del territorio che occupava durante il progetto LIFE.

Numero campioni fecali raccolti per mensilità.
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Resa percentuale di tipizzazione genetica riferita alla quota percentuale di campioni raccolti per
mensilità.
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37
Individui genotipizzati a partire dal 2002 in provincia di Parma a campionamento multiplo.
In rosso le femmine, in blu i maschi. La colonna gialla (PR3) è riferita a Ligabue
successivamente al rilascio.
Sopravvivenza degli individui ricampionati in funzione della temporalità di campionamento
espressa in mesi a partire dal gennaio 2002 al marzo 2007.
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38
Periodicità di ritrovamento degli individui campionati una sola volta.

























Campioni fecali raccolti nell'areale del settore 15 nel biennio 2006/07
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39


Genotipi campionati e ipotesi territoriali di 2 branchi (Carrega e Sporno)
nell'area del settore 15..
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40
5.3 Wolf Howling

Scopo della tecnica è il rilevamento e la localizzazione delle cucciolate durante il periodo estivo
al fine di:
-
verificare il successo riproduttivo dei branchi presenti stabilmente sul territorio;
-
quantificare il numero di unità riproduttive;
-
localizzare i siti di allevamento della prole.
Gli obbiettivi perseguibili mediante l'applicazione di questa tecnica di monitoraggio sono di
estrema importanza ai fini gestionali della specie. La verifica del successo riproduttivo è infatti
fondamentale per avere indicazioni sulla dinamica evolutiva della popolazione locale. Inoltre
l'individuazione delle aree utilizzate dalla specie per l'allevamento della prole, oltre a fornire
indicazioni sul possibile arrangiamento territoriale dei branchi, fornisce indispensabili
indicazioni ai fini della gestione ambientale secondo una strategia di conservazione della specie.
L'applicazione della tecnica secondo il protocollo applicativo sperimentato (strategia di
campionamento esaustivo del territorio, ripetizione di almeno 3 sessioni di stimolazioni per ogni
punto di emissione) richiede uno sforzo operativo (e quindi economico) enorme, che esula dalle
possibilità dell'attuale progetto. Si è quindi optato per un campionamento opportunistico sulla
base delle conoscenze acquisite nel corso dell'attività di snowtrack.
5.3.a. Estate 2006.
La strategia adottata ha consentito di verificare la presenza di un solo branco riproduttivo con
successo; la cucciolata è stata monitorata acusticamente nei suoi spostamenti per tutto il periodo
estivo. Il campionamento è stato effettuato a partire dal 11 luglio e si è protratto fino al 28
ottobre. Complessivamente sono state effettuate 32 sessioni di campionamento, che hanno
interessato 41 stazioni di emissione. Sono state effettuate in totale 90 emissioni, di cui 80 con
stimolo registrato e 10 con stimolazione vocale, per un totale di 214 trial, con una media di 2,4
trial per sessione. Sono state registrate 40 risposte, di cui 38 nel corso del monitoraggio del
branco riproduttivo Alta val Baganza (37 corali con cuccioli, 1 singola da un individuo nelle
vicinanze). Nel campionamento delle altre aree si sono registrate 2 sole risposte nel corso della
stessa sessione: 1 corale e 1 singola da differenti posizioni. Nel corso del monitoraggio della
cucciolata individuata, si è fatto ricorso anche a stimolazioni vocali ottenendo un analogo tasso
di risposta rispetto alla stimolazione registrata. Non avendo applicato la tecnica in modo
sistematico secondo il protocollo applicativo, la validità del campionamento effettuato è limitata
al monitoraggio della cucciolata individuata nel settore alta val Baganza.
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41
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42
Il primo sito di rendez vous è stato localizzato nel corso della prima sessione di wolf howling,
pianificata sulla base delle indicazioni dedotte dall'attività di snow track, nella notte dell'11
luglio. Già a partire dal giorno 16.07 il sito è risultato abbandonato e solo dopo 3 settimane si è
riusciti a localizzare un nuovo rendez vous in data 08.08. Il branco è rimasto in questo secondo
rendev vous per un periodo di quasi 2 mesi. A partire dal 5.10, in concomitanza con
l'intensificarsi dell'attività venatoria (braccate al cinghiale) i cuccioli sono stati spostati
progressivamente entro i confini amministrativi del Parco Nazionale. L'ultima risposta è stata
registrata in data 14.10. Il monitoraggio è stato interrotto il 28.10.









Ambiente del Rendez Vous utilizzato nel periodo agosto ­ settembre 2006.
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5.3.b. Estate 2007.
Considerato che il programma operativo del progetto si sarebbe dovuto concludere il 30 giugno
2007, l'attività di wolf howling è stata comunque attuata in modo sporadico e totalmente
opportunista in tutti i settori di indagine, fatta eccezione del settore 15 (Boschi di Carrega),
dove, d'accordo con la Direzione del Parco, si è ritenuto necessario attuare una strategia
operativa esaustiva per validare i risultati ottenuti sia in senso positivo che negativo.
Complessivamente sono state effettuate 24 sessioni notturne di Wolf Howling per un totale di 93
emissioni da 66 stazioni diverse. Il survey ha comportato l'emissione di 265 trial di stimolazione,
con una media di 2,7 trial per sessione. Sono state registrate 14 risposte attribuibili a lupi, tutte
corali, di cui 1 con solo adulti e 13 con presenza di cuccioli (certa 11, dubbia 3). La mancanza di
tempo e di personale non ha consentito il continuo monitoraggio delle cucciolate trovate e,
soprattutto, ha impedito di ritrovarle dopo che si erano spostate, non avendo pianificato la
copertura esaustiva del territorio. La strategia opportunistica ha comunque consentito di
individuare con certezza 2 branchi riproduttivi (alta val Baganza e alta val Cedra); il terzo branco
riproduttivo (Boschi di Carrega) è stato localizzato invece solo grazie alla pianificazione della
copertura esaustiva dell'area del settore 15.
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5.3.b.1. Branco Alta val Cedra ("Casarola"?)
La localizzazione è avvenuta in modo totalmente opportunistica in data 12 luglio, in occasione di
una predazione su ovini al pascolo. La prima risposta del branco è stata percepita in modo
attenuato, in quanto proveniente da un versante coperto rispetto gli operatori, che non hanno
quindi potuto percepire nettamente la presenza dei cuccioli. Spostandoci in crinale per avere un
campo acustico libero, ci siamo imbattuti in un lupo adulto che, dopo l'emissione del primo trial
a volume molto basso, si è avvicinato a pochi metri dagli operatori. Tale comportamento ha
rafforzato l'ipotesi della presenza dei cuccioli, rilevata in modo dubbio acusticamente. Nella
notte del 15 luglio, ci si è fortuitamente imbattuti nelle vicinanze di un altro sito di predazione,
da cui si è registrata una risposta corale con la chiara presenza di cuccioli. Solo la sera del 29
agosto si è avuta una nuova risposta corale nell'area dell'alta val Cedra, molto disturbata dal
vento e quindi di difficile interpretazione ai fini dell'individuazione della presenza di cuccioli.
5.3.b.2. Branco "Groppi Rossi".
Il branco è stato individuato in data 31 luglio nell'area utilizzata anche lo scorso anno verso la
fine dell'estate. L'ultima risposta si è registrata in data 24 agosto; in tutto il periodo intercorso, i
cuccioli sono rimasti nello stesso sito.
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5.3.b.3. Branco "Boschi di Carrega".
Il branco è stato localizzato nel corso della prima sessione del survey esaustivo pianificato
nell'area del settore 15, in data 9 agosto. In data 10 agosto si è potuto procedere ad una accurata
triangolazione, ma già dalla notte del 12 agosto non si sono più avute risposte. L'ultima risposta
dubbia nell'area si è avuta il 17 agosto, ad una distanza di oltre 5 Km.
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Stazioni di emissione e circuiti pianificati per il campionamento esaustivo del settore 15
(Boschi di Carrega)
Area di copertura acustica teorica del settore 15 nel corso del survey 2007.