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Ecologia trofica del lupo (Canis lupus) in Europa ­ Introduzione
Università degli Studi di Pisa
I
INTRODUZIONE
Il lupo (Canis lupus, Linnaeus 1754) in quanto carnivoro rappresenta una
componente molto importante nelle catene alimentari degli ecosistemi in
cui è presente. Infatti, agisce come fattore naturale di selezione e nella
regolazione delle popolazioni delle sue prede. Tra le varie specie di
Carnivori, i lupi si distinguono per l'elevata capacità d'adattamento,
caratteristica che ha permesso loro di sopravvivere alle modificazioni
ambientali prodotte dall'uomo nell'ultimo secolo. In particolare l'uomo è
intervenuto sull'ambiente causando la scomparsa degli habitat naturali e
delle prede selvatiche del lupo in molte parti del suo areale originario,
dove per sopravvivere il lupo ha dovuto trasformare le sue abitudini
alimentari rivolgendosi sempre di più agli animali domestici. Questo ha
provocato
un
aumento
della
conflittualità
con
l'uomo
e
conseguentemente una netta riduzione dell'areale originario di
distribuzione del lupo (di tipo olartico circumpolare), con la completa
estinzione negli Stati Uniti. E' solo dagli anni settanta del secolo scorso
che è stato possibile assistere ad una ripresa della specie a livello locale
sia in Europa sia negli Stati Uniti.
A livello internazionale il lupo è incluso in numerose convenzioni sulla
conservazione. Attualmente, il lupo è incluso nella Lista Rossa delle
specie minacciate dell'Unione Internazionale per la Conservazione della
Natura e delle Risorse Naturali (IUCN) come specie "vulnerabile".
La CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of
the Wild Fauna and Flora (3.3.1973)) elenca il lupo nell'Appedice II
(specie potenzialmente minacciate), con l'eccezione di Bhutan, Pakistan,
India e Nepal dove è inserito nell'Appendice I (specie in pericolo di
estinzione). Anche la Direttiva CE Habitat (92/43 del 21.5.1992) inserisce
il lupo nell'Appendice II (specie che necessita di conservazione
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Ecologia trofica del lupo (Canis lupus) in Europa ­ Introduzione
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II
dell'habitat) e nell'Appendice I (specie particolarmente protette) con
l'eccezione delle popolazioni spagnole a nord del fiume Duero, le
popolazioni greche a nord del 39° parallelo, e le popolazioni che
occupano in Finlandia l'area di allevamento estensivo della renna, dove i
lupi sono inseriti nell'Appendice V.
I lupi sono inclusi anche nell'Appendice II (specie strettamente protette)
della Convenzione di Berna (Convention on the Conservation of
European Wildlife and Natural Habitats, 19.9.1979).
Uno degli aspetti rilevanti per lo studio dell'ecologia del lupo è l'analisi
del comportamento alimentare, sotto vari punti di vista.
Dal punto di vista ecologico, è importante poter valutare l'impatto della
specie sulle popolazioni di prede e il suo ruolo nella regolazione
(capacità di mantenere la densità delle prede al di sotto di un certo
valore) e nella limitazione (capacità di far diminuire l'incremento di
popolazione senza però determinarne la dinamica) delle specie preda.
Dal punto di vista della conservazione della specie, la conoscenza della
sua ecologia trofica è determinante per valutare sia le capacità potenziali
di sopravvivenza e espansione della stessa, sia gli eventuali conflitti che
si potrebbero generare con l'attività zootecnica e venatoria, in modo da
per poter attuare strategie adeguate di salvaguardia e di prevenzione e
risoluzione delle problematiche.
I risultati ottenuti in una ricerca sulla dieta di un branco di lupi non hanno
un valore universale data la variabilità dell'insieme di condizioni che
determinano il comportamento di questo predatore e data la sua
plasticità.
Il presente studio prende in considerazione gli studi sul comportamento
alimentare del lupo in Europa pubblicati a partire dal 1980, con
particolare riferimento a un'area di studio dell'Appennino toscano, dove
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III
dal 1989 sono in corso progetti di ricerca focalizzati sull'ecologia trofica
del lupo.
Lo scopo di questo studio è quello di comparare i risultati ottenuti nei
diversi progetti di ricerca per valutare nel complesso alcuni aspetti
fondamentali del comportamento alimentare del predatore:
·
Il pattern di utilizzo di ungulati selvatici e domestici e la sua
evoluzione spazio-temporale;
·
Il pattern d'uso e di selezione delle diverse specie di ungulati
selvatici.